Progetto 18/SSL/2017

Costituzione di un nuovo consorzio di gestione della pesca nel bacino nord della laguna di Venezia

CONSORZIO ITTICO VENEZIANO

Primi elementi di gestione per la vernicoltura e del consorzio ittico

Oggi, e ormai da molti anni, la venericoltura in laguna di Venezia è lontana dai successi commerciali degli anni ’90, non riuscendo più a risollevarsi, anche a causa di una gestione complessiva poco attenta. La specificità della laguna Nord, le poche cooperative che operano e la possibilità di operare un controllo a 360° ha suggerito di provare ad associarsi in un Consorzio per cercare il rilancio delle attività di venericoltura prima e degli altri mestieri della pesca lagunare e della fascia costiera dopo.

In seguito alla costituzione del Consorzio Ittico Veneziano (CIV) è stato possibile attivare la procedura di informazione ed organizzazione degli operatori iscritti alle Cooperative San Marco Pescatori di Burano, Cortellazzo e Faro di Cavallino-Treporti, costituenti il Consorzio per iniziare a progettare le modalità di gestione, le attività di pesca e gli altri elementi utili a finalizzare la redazione di un Piano di Gestione. Il Consorzio Ittico Veneziano (CIV) si pone l’obiettivo principale di sostenere la ripresa produttiva del settore della venericoltura nella laguna Nord di Venezia.

OBIETTIVI

Mantenimento e sviluppo delle attività della pesca e acquacoltura

PROMUOVERE INIZIATIVE ATTE A MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE TRA LE VARIE ATTIVITÀ DI PESCA

Gli obiettivi citati sono raggiungibili attraverso la creazione e l’applicazione di un Piano di Gestione che consideri le necessità dei venericoltori e quelle degli altri operatori della pesca in laguna di Venezia. L’idea di gestire la venericoltura in modo centralizzato, tramite una struttura di secondo livello, quale il CIV, è una concezione che rappresenta un’innovazione sia gestionale , che metodologica in laguna di Venezia, a cui però serve un po’ di tempo per essere recepita e messa in atto dagli operatori, i quali sono da sempre abituati alla coltivazione del proprio lotto di laguna ed a qualche sporadica azione di pesca gestita collettiva. Per questo motivo e per la reticenza di alcuni pescatori ad aderire al nuovo progetto è stato deciso di iniziare in modo sperimentale con un gruppo di operatori “pionieri” e con un lotto di aree ridotto, al fine di avviare ed aggiornare il sistema durante e dopo le analisi del periodo sperimentale.

Altro obiettivo del CIV è quello di superare le tradizioni di operare in proprio o in piccoli gruppi, che possono limitare la competitività commerciale delle imprese locali, al fine di contribuire a rivitalizzare i prodotti alieutici della laguna Nord di Venezia, collocandoli nei diversi mercati, locali, nazionali ed anche esteri, con il loro idoneo valore economico. Il Consorzio Ittico Veneziano ha ottenuto dal Comune di Cavallino-Treporti (VE) l’autorizzazione ad utilizzare come sede e zona logistica la Casa del Pescatore sita nel Lungomare Dante Alighieri (Delibera di Giunta Comunale n. 37 del 10.03.2020) ed in cui, a seguito degli interventi del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia - ex Magistrato alle Acque – Venezia, sorgerà il nuovo porto peschereccio per le unità dedite alle attività di pesca con sede nel Comune di Cavallino-Treporti e nell’isola di Burano (VE).